Tanti bambini, dell’Istituto San Tommaso D’Aquino di Matierno, diretto dal professor Alessandro Turchi, ieri mattina, in Via dei Mercanti, lungo la panca in ceramica del Museo della Scuola Medica Salernitana, hanno animato l’antica via del Centro Storico, con la loro gioia e il loro entusiasmo. Tanti piccoli artisti, con i loro volti sorridenti e le mani imbrattate dai colori a tempera, dipingevano delle barchette di carta, realizzate da loro, con la tecnica degli origami, e delle piccole corde, che poi unite hanno creato una rete. Queste creazioni artistiche, che saranno esposte il 31 maggio, alle ore 18, nel Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana, sono state realizzate in occasione dell’evento sperimentazione: “L’arte raccontata dai giovani: Volano Legami Lontani”, terza edizione del progetto “Voi vedete ciò che gli altri non vedono: l’arte raccontata dal pubblico” che è stato organizzato dalla Soprintendenza per Beni Architettonici e Paesaggistici di Salerno e Avellino, diretta dall’ingegner Gennaro Miccio, con il Servizio V Architettura e Arte Contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in occasione della manifestazione “Festa di Primavera”, organizzata dal professor Peppe Natella, grazie al Comune di Salerno, in occasione di “Salerno Porte Aperte”. «Abbiamo organizzato un evento di arte relazionale, nato dall’idea di tre giovani artisti dell’Accademia delle Belle Arti: Veronica Bisesti, Marco Aliberti, Antonio Della Guardia, che hanno progettato tre performance, realizzate con la collaborazione dei bambini della scuola elementare», ha spiegato Stefania Ugatti, responsabile della comunicazione della Soprintendenza Bap di Salerno. L’evento è stato realizzato con il patrocinio del Comune e della Camera di Commercio di Salerno e con la collaborazione delle associazioni culturali: L’Art re pazz’, Il Centro Storico e Rete dei giovani per Salerno. Il Dirigente Scolastico, Alessandro Turchi, che ha dato la sua piena disponibilità al progetto, ne ha condiviso le finalità: «Questi bambini stanno scoprendo la gioia di fare arte, imparando che l’arte è creatività, apertura mentale, libertà senza confini». Anche alcuni passanti sono stati coinvolti dai bambini in una performance creativa: ognuno di loro, è stato invitato a scrivere dei messaggi su dei foglietti di carta che poi, arrotolati, venivano inseriti all’interno di alcuni palloncini colorati, gonfiati ad elio, lasciati poi volare nel cielo. A una certa altezza, i palloncini scoppiavano e i messaggi cadendo, come delle piume, sulla strada, venivano raccolti e letti dai passanti divertiti.
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